Sono 35 milioni gli italiani che utilizzano i canali social come punto di riferimento per informazione, intrattenimento e conversazione, di cui 31 accedendo da mobile, e spendendo circa 2 ore al giorno, con YouTube come piattaforma più attiva, seguita da WhatsApp e Facebook. A farla da padrone i video online, nella dieta mediatica quotidiana del 92% degli utenti, mentre 1 su 3 inizia ad utilizzare la tecnologia voice.
La crescita nell’utilizzo di Internet sta trascinando sempre più anche l’eCommerce, con tre quarti degli utenti Internet che dichiara di aver acquistato nell’ultimo mese prodotti o servizi online e con un + 13% di spesa totale rispetto all’anno precedente.
E’ il quadro che ci offre Digital 2019, il report annuale realizzato da We Are Social in collaborazione con Hootsuite.
Il gioco per le imprese, se di gioco si può parlare, si fa ancora più complesso. Da un lato, aumentano a dismisura i punti di contatto tra brand e clienti e dall’altro, la necessità di capire con sempre maggiore profondità i loro comportamenti in rete grazie alla disponibilità di nuovi formati di fruizione e tecnologie, basti solo pensare alle ricerche vocali.
Ma il punto chiave resta quello che dei contenuti, che dovranno essere sempre più impattanti, di qualità, creativi e coerenti con l’ecosistema del brand e concepiti in modo strategico per essere veicolati e reiterati su più piattaforme. Se fino a pochi anni fa era sufficiente che un utente venisse in contatto con un messaggio di marca 9 volte, oggi il coefficiente ideale si attesta a 16. Di qui l’esigenza di intercettare contatti ben profilati, instaurare e coltivare una relazione nel tempo attraverso una propria community che ispiri fiducia, simpatia e curiosità al punto da far decidere all’utente di per testare il brand mettendo mano al proprio portafogli.