E’ stimolante e fa riflettere sui molti vantaggi e (ancora pochi) svantaggi del digitale il nuovo Annual Marketing Report di Nielsen. Perché se è vero che oggi questo enorme panorama di strumenti ci offre opportunità di targettizzazione e misurazione chirurgica mai immaginati prima, il gioco per i marketers si complica enormemente e sempre di più.
Siamo ormai immersi in quella che l’istituto Nielsen chiama nel suo report “età della dissonanza”. Facendo il punto su come cambia il customer journey alla luce dell’evoluzione dei canali digitali, l’indagine analizza in quali termini il percorso dei consumatori diventi in realtà molto più complesso e frammentario proprio a causa dell’impatto di questi canali sulle loro decisioni di acquisto.
Lo studio rileva inoltre che spesso gli investimenti sono basati più su percezioni di efficacia piuttosto che su elementi concreti di riscontro con sprechi e opportunità mancate notevoli, il che rende necessario poter contare su nuove metriche e strumenti per valutare correttamente il ROI delle campagne sui diversi canali.
A questo proposito emerge per esempio che viene data un’importanza molto più alta alla pubblicità invece che alle promozioni, nonostante le opportunità che queste offrono di conoscere e orientare al meglio il comportamento di acquisto dei clienti nei negozi. O ancora che il marketing si focalizza soprattutto sull’acquisizione di nuovi clienti malgrado il valore di quelli acquisiti, in assoluto il core target di qualsiasi approccio efficace in termini di redditività per un’azienda. Il report integrale è scaricabile qui https://www.nielsen.com/us/en/insights/report/2020/nielsen-annual-marketing-report-the-age-of-dissonance/