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Media relations: come cambiano le redazioni giornalistiche secondo Reuters

da | 21 Dic 2021 | Media relations, News

Come cambieranno le #mediarelations con il nuovo modello “ibrido” tra presenza e smart che si sta affermando nelle redazioni giornalistiche di tutto il mondo?

Secondo il nuovo Rapporto di Reuters “Changing newsrooms” che ha coinvolto media company ed editori di 42 Paesi, Italia inclusa, quasi l’80% delle redazioni ha adottato e stabilizzato il modello organizzativo misto con parte dei redattori operativi da remoto ed altri in sede, il 30% sta definendo la direzione del cambiamento, mentre solo il 10% del campione pensa di tornare al modello pre-pandemia.

Le implicazioni sono interessantissime, ben al di là delle implicazioni strette per chi si occupa di comunicazione e PR in imprese o organizzazioni. Dal tema del potere derivato dal “pregiudizio di prossimità”, in cui le voci di coloro che lavorano da remoto possono venir ignorate mentre quelle di chi è fisicamente in ufficio e vicino ai responsabili delle decisioni potrebbe trarne vantaggio, a quello del talent management e della flessibilità e autonomia personale, fino alla necessità di accrescere velocemente le competenze tecnologiche delle persone e gli asset strutturali delle sedi.

Colpisce molto, lato gestione risorse umane, il tema della gestione dei gender gap, non tanto sul piano del rapporto uomo-donna, ma soprattutto della diversità etnica, aspetto che preoccupa la quasi totalità di editori e media company, non fosse che almeno quelle del campione Reuters hanno dimensioni transazionali. Complice soprattutto il movimento blacklives matter.

Un contesto insomma che richiederà ancora più capacità professionale, sensibilità e creatività per costruire contenuti in grado di bucare le mura, anche virtuali, delle redazioni e ottenere visibilità qualificata sui media di terza parte come chi fa questo lavoro anche da noi tocca con mano ogni giorno.

Ma che offrirà anche nuovi spunti per ingaggiare il pubblico dei giornalisti e far sentire che un’azienda è dalla loro parte anche in una situazione lavorativa che per loro diventa oggettivamente più complessa, senza contare che fa il paio con il ridimensionamento ormai generalizzato degli organici. Un’altra occasione, insomma, per dimostrare che un’impresa che vuole fare comunicazione in modo efficace e professionale si ricorda di loro non solo quando ha bisogno di attenzione sull’ennesimo comunicato stampa o per piazzare l’intervista al top manager di turno.

A questo link il Rapporto integrale di Reuters https://caterinabanella.it/demo/wp-content/uploads/2021/12/Reuters_Changing_Newsrooms_2021.pdf