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Corporate Communications: lo stato dell’arte 2022 secondo Ragan

da | 12 Set 2022 | News

Quale è lo stato di salute della comunicazione corporate nel 2022 e come cambierà nel prossimo futuro? Ce ne parla un’interessante ricerca di Ragan Communications attraverso un report dettagliato che approfondisce opportunità e punti di attenzione per chi si occupa di comunicazione interna nel nuovo contesto lavorativo post-covid tra decentralizzazione, dominio tecnologico e great resignation.

Con il contributo di oltre 250 manager intervistati su efficacia dei canali, sistemi di misurazione, aspettative di cambiamento e approcci metodologici, la ricerca evidenzia chiaramente che la comunicazione è di fronte alla sfida di veicolare messaggi ai dipendenti nel modo più corretto, ma soprattutto coinvolgente, tenendo alta motivazione e senso di appartenenza di una popolazione aziendale che lavora sempre più a distanza. E non è piu solo questione di canali, tono di voce o narrazione, ma va fatto un passo in più sul fronte della collaborazione tra i diversi dipartimenti aziendali e sul riconoscimento della leadership, che oggi diventano elementi strategici capaci di fare la differenza.

L’ascolto resta il punto chiave così come il monitoraggio dell’impatto per capire cosa funziona e cosa no e dove migliorare, con elementi di sensibilità più evidenti perché senza dati di qualità e senza empatia il rischio di muoversi al buio è altissimo e può creare danni rilevanti sia sul piano dei risultati di business che della reputazione.

Altro nodo, oltre alla necessità di poter contare su analytics attendibili, è la possibilità di veicolare contenuti in modo automatizzato e multilingue.

Mentre sharepoint conquista il primato per la intranet e youtube domina tra le piattaforme video, sorprende che in ambienti di lavoro sempre più ibridi e meno codificabili come tali la forma di comunicazione ritenuta più efficace dal campione intervistato resti l’email.

Non sempre il vecchio è da buttare via, una regola d’oro che vale sempre in comunicazione.

Il report è scaricabile qui.