Come fa content marketing un’agenzia di comunicazione? Cominciando con i contenuti giusti, certo.
Ma chi fa consulenza in comunicazione o marketing sa che produrre contenuti efficaci per sè, invece che per i propri clienti, è molto più facile a dirsi che a farsi.
Un’indagine recente ci dice che il 73% dei clienti è interessato a leggere contenuti dell’agenzia e quindi è veramente importante creare contenuti che l’utente finale poi effettivamente vuole ricevere, ascoltare, guardare.
Nella realtà dei fatti, la maggior parte o comunque una buona parte delle strutture, rilascia in varie forme contenuti che sono interessanti per se stesse o eventualmente per colleghi o pari ma non per i clienti, nei confronti dei quali c’è sempre il bisogno di ribadire competenza e visione o di segnalare nuove competenze che possano stimolare upsell.
Ma c’è molto di più dietro un buon contenuto. In primis può essere il modo di “educare” il cliente a considerare nuovi approcci, per aiutarli a pensare in modo differente e anche a valutare in modo più corretto il proprio lavoro. Un’altra strada è tenere traccia e monitorare quali sono le domande piu frequenti o le obiezioni che il cliente ci rivolge più frequentemente nel corso dei meeting di progress e preparare dei paper di approfondimenti o delle guide lines specifiche. Un modo semplice per alimentare la creatività seguendo questo filone, è stare quanto piu possibili calati nella quotidianità e nelle conversazioni reali. E’ da li che nascono i problemi, è da li che dovremmo attingere le nostre risposte e programmare il nostro calendario editoriale.
Un target sicuramente da considerare, ad esempio, sono i potenziali dipendenti, e tutti sappiamo che il talent attraction è un tasto non particolarmente liscio per nessuno, per questo è utile produrre contenuti anche molto vari e quindi utili ad attirare l’attenzione anche delle persone che vorremmo lavorassimo per noi.
La questione è poi cosa ci facciamo con questi contenuti, come li richiamiamo o valorizziamo. Un’idea potrebbe essere quella di riunirli in un Manuale di on Boarding o di creare una repository, accessibile in modo facile e intuitivo, che sarà di aiuto anche quando decideremo di implementare l’armamentario degli strumenti.
In altre parole, il segreto non è guardare il soffitto per trovare un argomento e capire come svolgerlo ma attingere dalla nostra esperienza di lavoro quotidiana. Di problemi da risolvere, è pieno, e le risposte che siamo chiamati a dare ogni giorno sono tante. Diamo loro valore, senza essere giudici troppo severi di noi stessi. Qui un articolo più ampio per approfondire il tema.