Quali saranno le priorità e le sfide dei professionisti della comunicazione nel 2023?
Interessanti le risposte contenute nell’indagine di Acceswire per Ragan.
In termini di obiettivi, il 43% degli intervistati cita il lavoro sulla riconoscibilità del brand, seguita dalla visibilità sui media guadagnati e dalla comunicazione con tutto il sistema degli stakeholder
Guardando ai tools, la creazione e distribuzione di contenuti resta al centro, anche il mai-morto-in-fin-di-vita comunicato stampa, che il 50% del campione utilizzerà distribuendone dai 10 ai 50 in un anno.
I budget, al di là della dimensione dell’organizzazione di appartenenza, sono ancora ritenuti insufficienti, alle agenzie sarà chiesto di evitare l’over delivery per concentrarsi su una targettizzazione ancora più efficace e sulla capacità di ingaggio, aumentando la qualità delle storie pubblicate, piu che la quantità.
Misurare quello che conta veramente è il mantra, con metriche azionabili, magari rapportate alle performance dei competitor, e concentrandosi soprattutto sull’impatto, quindi monitorando in che termini la comunicazione ha raggiunto il target giusto e che cosa ha spinto a fare in termini di risultato/call-to-action, andando oltre la reach nel senso tradizionale.
Last but not least, multimedia is the king, ovviamente parliamo di video, ma soprattutto di podcast, in particolare con il rilancio di interviste da parte dei Ceo, utilizzo di reel e videografiche a supporto di speaking platform ad eventi, la produzione e distribuzione di videomessaggi/statement, meno apertura però nell’esposizione esterna dei vertici in chiave tradizionale Q&A per mancanza di controllo sul messaggio e rischio che i competitor ci guardino. La ricerca è scaricabile qui.